Nicholas Carr
Editor di punta della Harvard
Businness Review, uno degli analisti d'informatica più influenti a
livello mondiale
Per ridurre le difficoltà nell'utilizzo
dei sistemi informatici e ottenere flessibilità, l'IT è divenuta
ordinaria, standardizata e più economica. L'obiettivo sarà nascondere
la complessità all'utente.
L'architettura
dell'IT nell'immediato futuro è indirizzata verso un processo evolutivo
che la porterà ad essere una risorsa globale ed unica, destinata però
ad essere sfruttata per i più disparati utilizzi.
Seguendo un
metaforico parallelismo con l'evoluzione dell'elettricità, che passa da
essere prodotta e sfruttata da ogni singolo utente ad essere prodotta
da un solo ente e sfruttata da chiunque,si discutono i pro e i contro
di questo processo.
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A. Aparo- F. Gens

Dibattito su complessità ed entropia dell'odierno sistema economico.
::GUARDA::
1.
Il principale obiettivo di un'organizzazione è creare ricchezza ed
apportare benessere, il che significa ridurre al minimo l'entropia e la
complessità dell'attuale realtà economica. A tal fine è necessario
allontanarsi da una concezione "artigianale" dell'informatica ed
implementare l'utilizzo interattivo di strutture, interfacce e
strumenti IT e delle risorse umane.
2. L'indagine condotta da Gens segnala, all'interno del settore IT, la
nascita di nuove energie e sperimentazioni da parte del mondo
accademico e di alcune aziende leader, capaci di intravedere nella
crescita di lungo periodo la possibilità di profitti elevati. Le
ricerche si stanno focalizzando verso la creazione di nuove strutture,
non solo a livello tecnologico, ma soprattutto a livello di ingegneria
del business process. La IBM rappresenta un ottimo esempio in questo
senso: una realtà in grado di cambiare la struttura
dell'organizzazione ed il business process, rimettersi in discussione
e ridefinire la propria offerta.
3. A differenza di IBM, Cisco rappresenta un modello obsoleto di IT, non
avendo ancora sviluppato l'interattività fra management ed applicazioni.
4. Il modello di competitività di Porter, statisticamente basato sulla
pressione esercitata su un'azienda da fornitori, clienti, entrate e
produzione, viene messo a confronto con la teoria del gioco di
Brandenburger e Nabeluff, fondato invece sulle interazioni dinamiche
fra aziende complementari e concorrenti e sul principio della vittoria comune7partecipativa "win-win".
La discussione procede, poi, analizzando il tema della gestione della
complessità rispetto alle strategie di outsourcing ed alla
pianificazione a lungo termine dei costi, in grado di garantire la
sopravvivenza dell'impresa attraverso i cambiamenti del sistema
economico.
5. La gestione della complessità impone costi di lungo termine elevati, ma
tali costi sono compensati da una maggiore capacità dell'azienda di
sopravvivere ai rapidi cambiamenti dell'ambiente economico. In
sostanza, sostiene Gens, è necessario smettere di pensare solo ai
prof
itti e cercare di essere più innovativi nel muovere risorse.
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Paul Strassman
Uno
dei massimi esperti mondiali di Information Technology, ex Cio di Xero, uno dei più ascoltati guru nel campo dell'organizzazione dei
sistemi informativi.
Ogni
organizzazione, sia essa economica o burocratica, è soggetta ad un certo
livello di entropia, che dà la misura del suo grado di evoluzione. E’ sulla capacità di progettare la gestione della complessità che si giocano le
probabilità di sopravvivenza e di progresso di un’impresa. Chi non centra questo obiettivo entra in uno stato di paralisi: vale tanto per
le aziende che non trovano altra soluzione che tagliare il proprio personale,
quanto per i sistemi burocratici, particolarmente refrattari alla complessità,
soprattutto dopo l’avvento dell’IT, che ha notevolmente inibito un loro
ammodernamento.
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